Pressa cesoia per rottami: come ottimizzare il ciclo produttivo eliminando le vibrazioni

27/07/2023

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Durante il corso di questo primo semestre siamo stati contattati da una ditta che si occupa di riciclaggio di rottami metallici. Nel ciclo di lavoro dell’azienda uno dei macchinari principali è costituito dalla pressa cesoia, che consente di ottimizzare lo spazio e la movimentazione dei materiali trattati. Tale macchinario è costituito da una lunga vasca metallica apribile nella parte superiore, ove vengono caricati i rottami sfusi. La chiusura dei coperchi già determina una compressione e una prima riduzione del volume del materiale, mentre un pistone che lavora sull’asse lungo della vasca, provvede ad un ulteriore compattamento della massa inserita. Infine, all’estremità della vasca opposta al pistone di compressione, è presente una cesoia a ghigliottina che, tranciando il materiale compresso, ne ottimizza le dimensioni per le successive movimentazioni e trasporti.Il macchinario, strategico per l’azienda, essendo stato installato con un vincolo diretto a terra, in virtù del tipo di lavorazione effettuata, generava vibrazioni che creavano disturbo al vicinato, consentendo all’azienda di poter effettuare tale lavorazione in un ridotto arco di tempo.L’intervento di Caribul si è focalizzato su uno studio preliminare del macchinario, considerandone, oltre alle peculiarità costruttive e funzionali, le caratteristiche statiche e dinamiche. Una volta identificate le caratteristiche funzionali della pressa (grazie anche alla collaborazione con il costruttore della pressa cesoia), è stato progettato e costruito un sistema di sospensioni a molla ad alta efficienza che potesse anche interfacciarsi agevolmente (a favore della facilità di installazione da parte del cliente) con le geometrie esistenti dei piedi della macchina e dei plinti di fondazione, che quindi non sono stati modificati.Nello specifico è stata sviluppata una sospensione con una frequenza propria di 3.7 Hz, in grado di offrire un isolamento vibrazionale del 95% riferito a un disturbo di 20 Hz: le molle (opportunamente e ampiamente dimensionate) sono state racchiuse in una robusta struttura in carpenteria d’acciaio, a garanzia di una lunga durata.Il montaggio, seguito dal cliente in collaborazione con il costruttore del macchinario, ha consentito una semplice installazione dei dispositivi che, da subito, hanno dimostrato la propria efficacia nel taglio delle vibrazioni generate dalla lavorazione, consentendo all’azienda di poter immediatamente tornare ad operare in maniera continuativa e quindi ottimizzando il proprio ciclo produttivo.

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